Cenni Storici

Il territorio è disseminato di numerosi resti di antichi monumenti, testimonianza della presenza dell'uomo fin dall'epoca prenuragica.

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Descrizione

Dopo qualche chilometro di strada statale per Ittiri e, appena superata la casa cantoniera di Pianu, si svolta a sinistra in uno sterrato che, dopo circa un chilometro, conduce alla località Enas de Cannuja dove, su un impervio costone di roccia trachitica, si allineano  sei o sette  tombe ipogeiche a domus de janas. Benché il sito si trovi in pessimo stato di conservazione per lo sfaldamento della roccia, una delle tombe, nota come "Tomba dei Pilastri Scolpiti", per via delle sue decorazioni all’interno è veramente interessante.  Allo stato attuale alcune tombe sono parzialmente o totalmente degradatedi queste rimangono quattro quasi intatte.  Partendo da sud la prima tomba presenta un’anticella, cui segue il portello d’ingresso rettangolare, all’interno vi è una sola camera, a pianta rettangolare, con due grossi pilastri affrontati; la seconda tomba è molto erosa, presenta pianta irregolare; la terza a pianta rettangolare presenta pilastro fatiscente e nicchia laterale a destra, sulla parete di fondo è decorata una falsa porta sormontata da una protome taurina ad andamento schematico. La quarta tomba è la cosiddetta “Tomba dei pilastri scolpiti”, questa presenta cella preceduta da anticella, nelle cui pareti rimangono poche tracce di colore rosso. La cella a pianta rettangolare, presenta due pilastri decorati da una serie d’incisioni a V  disposte a spina di pesce, il soffitto raffigura, in basso rilievo, un tetto a doppio spiovente con trave centrale in rilievo. Nella parete di fondo è decorata una falsa porta, sormontata da due coppie di corna in rilievo piatto.  Sono presenti in questa tomba, molti elementi decorativi a carattere simbolico: le corna del toro, simbolo della forza riproduttrice della natura, il motivo della falsa porta che doveva consentire all'anima il passaggio al mondo dei morti, la pittura rossa che, richiamando il colore del sangue, rappresenta la vita. La quinta tomba presenta un solo vano, preceduto da portello e anticella abbastanza degradati; nella sesta tomba, l’ingresso è ostruito, l’interno è visibile tramite un foro dovuto al crollo della parete sovrastante, s’intravede una camera di forma quadrangolare, che sembra essere la seconda o terza camera della tomba. La settima tomba è molto degradata, di forma rettangolare con lati curvilinei.
Non molto lontano sono venuti alla luce i resti di alcuni nuraghi, nel territorio di Bessude sono stati individuati in tutto dieci nuraghi  la maggior parte di essi sono fortemente danneggiati di altri invece se ne conservano solo poche tracce, tra questi ricordiamo quello di San Teodoro, è il più grande e meglio conservato del territorio,  Il nuraghe si trova nella periferia del paese in direzione nord – est , l’area attorno ad esso è l’unica a essere stata sottoposta a scavi archeologici da parte della Soprintendenza nel 1995, i quali hanno portato alla luce tracce di un insediamento pluristratificato.
In nuraghe è costruito in opera ciclopica con blocchi basaltici, conservato per diversi metri di altezza, la sua posizione domina a nord ovest la valle sottostante di Mulinu. La torre principale presenta vano d’accesso a sud –est, ostruito da crolli è inaccessibile, la camera interna è priva di copertura e invasa dai crolli, sul lato sud –ovest è visibile il vano d’accesso alla scala elicoidale. Sotto la vegetazione e i crolli di massi, sono visibili, le tracce di un bastione con almeno tre torri disposte a ovest e sud. A ovest in corrispondenza di un dirupo roccioso, vi sono i resti di una muraglia che doveva circondare il monumento.
Tre interessanti chiese, dall'indubbio valore architettonico meritano di essere visitate: la chiesa parrocchiale di San Martino, in stile gotico, risalente agli inizi del XVII secolo è composta da una navata centrale con diverse cappelle laterali dove si trova un'antica statua di Maria restaurata di recente.
Più antica è la chiesa di San Leonardo esempio di architettura tardo gotica. L'edificio ha una facciata a capanna con campanile biforato a vela e abside contraffortata. All'interno della chiesa nella navata destra e nel presbiterio si possono notare le originali volte gotiche a crociera.
Ben conservati sono anche i pregevoli capitelli dei pilastri absidali. La chiesa, come testimoniano alcuni studiosi dell'ottocento, fu sede del cimitero. Infine, la chiesa di Santa Croce, recentemente restaurata viene utilizzata soprattutto per mostre o altre manifestazioni culturali.

Modalità di accesso:

Accesso libero

Indirizzo

Contatti

  • Telefono: 079886157

Pagina aggiornata il 19/03/2024